Acacallide

Nella mitologia greca Acacallide, o Acacallè, è una delle figlie di Minosse, re di Creta, e Pasifae. Suoi fratelli sono Arianna, Androgeo, Catreo, Fedra e Glauco. 

Nel Mito 
Quando Apollo e la sorella Artemide si recarono a Tarra per purificarsi, il dio del sole trovò Acacallide nella casa di un suo lontano parente di nome Carmanore e la sedusse.

Minosse, che alla notizia divenne furibondo, esiliò la figlia in Libia, dove, secondo una versione del mito, fu madre di Garamante.

Secondo un'altra versione, la fanciulla si accoppiò con Ermes, da cui ebbe un figlio chiamato Cidone, che diede il proprio nome alla città di Cidonia.
Un'altra tradizione racconta che Acacallide e Apollo ebbero tre figli chiamati Nasso, che diede il nome all'isola così chiamata, Nasso, Mileto, che, una volta cresciuto, fuggì da Creta, cercando di evitare ogni contatto con il nonno, e fondò la città che da lui prese il nome, Mileto, e Anfitemi. 

Significati e Realtà Storica 
Va segnalato che Acacallide era, a Creta, il nome che indicava il fiore del narciso.
Etimologicamente, Acacallide significa "senza mura": ciò potrebbe far pensare ad un episodio storico, la conquista da parte dagli Elleni della città cretese di Tartara, che non era appunto protetta da mura. Il mito potrebbe, d'altra parte, adombrare la fuga degli abitanti di Tarra, scacciati dalla loro terra in Libia, dove diventarono i signori dei Garamanti.