Le
Nereidi erano delle figure della mitologia greca, ninfe marine,
figlie di Nereo e della Oceanina Doride.
Erano
considerate creature immortali e di natura benevola. Facevano parte
del corteo del dio del mare Poseidone insieme ai Tritoni e venivano
rappresentate come fanciulle con i capelli ornati di perle, a cavallo
di delfini o cavalli marini.
Le
Nereidi più note sono Anfitrite, sposa di Poseidone, Galatea, amata
dal pastore Aci e dal ciclope Polifemo e Teti, madre dell'eroe
Achille.
Esiodo
nella sua Teogonia,
riporta un elenco di 51 nomi, mentre Omero nell'Iliade
cita 33 Nereidi che, con la loro sorella Teti, compiansero il dolore
di Achille per la morte di Patroclo. Secondo entrambi erano tuttavia
in numero di cinquanta. Lo Pseudo-Apollodoro, autore della
Bibliotheca
ci fornisce un elenco di 45 nomi mentre Igino, autore nel II secolo
delle Fabulae,
una lista di 49 nomi (in realtà 48, se si tiene conto di un nome
ripetuto).
Curiosità
Nelle
credenze della Calabria greca (Bovesia) la figura della Nereide
subisce una modifica finendo per indicare una creatura mostruosa che
si aggira nei boschi e conosciuta, nel dialetto greco-calabro, come
anarada, termine che risulta essere una deformazione del greco
classico νηρείς -δος. Secondo alcune descrizioni, le Nereidi
hanno i capelli verdi.