Augìa
è un personaggio della mitologia greca. Era il re dell'Elide, nel
Peloponneso; alcuni autori lo indicano come figlio di Elio.
Augia
aveva ricevuto dal padre Elio moltissimo bestiame. Grazie all'origine
divina, gli armenti erano immuni dalle malattie, pertanto crescevano
indefinitamente. Augia non puliva mai le stalle e le scuderie, tanto
che il letame che continuava ad accumularsi creava seri problemi nei
dintorni; allo stesso tempo il cielo era oscurato dagli sciami di
mosche attirate dalla sporcizia. La quinta impresa delle fatiche di
Eracle consistette nella pulizia delle stalle in un solo giorno, su
ordine di Euristeo. Eracle propose al re Augia che avrebbe ripulito
lo sterco dalle sue enormi stalle prima del calar del sole. In cambio
gli chiese un decimo di tutto il suo bestiame. Il re incredulo
accettò la scommessa e i due giurarono sul loro accordo. Allora
Eracle aprì due brecce nei muri delle stalle, e deviò il corso dei
vicini fiumi Alfeo e Peneo e le acque impetuose invasero le enormi
stalle e i cortili spazzando via lo sterco fino alle valli del
pascolo.
Così Eracle compì la sua quinta fatica ripulendo l'intera
terra dell'Elide senza nemmeno sporcarsi.
Allora
Eracle chiese al re Augia la ricompensa promessa, ma questi rifiutò
sostenendo di essere stato da lui ingannato: non Eracle bensì i
fiumi avevano ripulito dallo sterco il suo regno. Eracle chiese che
la controversia fosse sottoposta a giudizio che però fu a suo
svantaggio e venne scacciato dall'Elide. Infine Euristeo non
considerò valida la fatica poiché Eracle ne avrebbe ricevuto un
compenso.
Secondo
un'altra versione, la lite che seguì alla mancata ricompensa per il
lavoro svolto portò alla guerra: Eracle vinse e Augia fu ucciso.