Chaos


Chaos è indicata nella Teogonia di Esiodo come l'entità primigenia. Considerando che originariamente questa parola non aveva l'attuale connotazione di "disordine" che si ritrova nella
parola d'uso comune "caos", il termine greco antico "Chaos" viene reso come "Spazio beante", "Spazio aperto", "Voragine" dove indica, nella sua etimologia, "fesso, fenditura, burrone", quindi simbolicamente "abisso" dove sono "tenebrosità, oscurità".
Il Chaos, secondo alcuni autori, risulta essere nella mitologia e nella cosmogonia degli antichi greci, la personificazione dello stato primordiale di "vuoto", il buio anteriore alla generazione del cosmo da cui emersero gli dèi e gli uomini.

Altri interpreti della Teogonia avvertono che Chaos non coinciderebbe solo con il "Vuoto". Graziano Arrighetti ricorda che su questa nozione/divinità non si ha concordanza tra gli studiosi ma «si è in generale d'accordo che Χάος non è semplicemente il "vuoto", il "luogo" dove le entità vengono in essere e trovano collocazione»; ma, da un'attenta disamina del termine, risulterebbe essere un'entità non solo spaziale ma anche materiale: «una sorta di nebulosità senza forma associata all'oscurità.».

Quello che Esiodo chiama Chaos non coincide in realtà con quello che i posteri filosofi a partire da Talete identificarono come il principio di tutte le cose o come soprattutto Anassimandro identificò con il termine di arché, ma è l'origine di cose che prima non erano, l'entità eterna ma che non esiste dall'eternità. Da Erebo e Notte si generano le negatività del pensiero greco arcaico: Morte, Sonno e Sogni, le Moire e le Kere, Biasimo, Sventura, Discordia. Esiodo concepisce infatti una seconda generazione dovuta a Gaia (la madre Terra) che è all'origine del mondo naturale: il cielo, le montagne, il mare e dalla sua unione con Urano (il Cielo stellato) nasceranno gli dei. Gaia «non è generata da Chaos, di essa si dice solo l'ingenerato esserci...né mai si incontrano, Gaia e Chaos; neppure le loro discendenze si incrociano.».
Da notare che nella teogonia orfica riportata da Eudemo da Rodi e dal Papiro di Derveni in principio è la Notte (Nyx) e non Chaos. Mentre nella teogonia di ispirazione orfica riportata da Aristofane in Gli uccelli Chaos è all'origine unitamente a Erebo, Notte e Tartaro.
Per Anassagora come per Platone il "caos" è il luogo della materia informe e rozza a cui attinge un principio superiore, la "Mente" per Anassagora e il Demiurgo per Platone, per la formazione del mondo ordinato: il cosmo.