Erebo


Erebo (in greco antico "tenebre") è una figura presente nei miti della religione greca.
Divinità ancestrale, figlio di Caos e fratello della Notte, è la personificazione dell'oscurità, e con il
termine "Erebo" infatti si possono indicare anche gli Inferi. Con la sorella generò Emera (personificazione del giorno) ed Etere (personificazione del cielo più alto, dove c'è la luce pura), Ipno (dio del sonno) e anche Caronte. Oltre a questi, Erebo generò con la Notte anche le tre Moire, ovvero Cloto, la tessitrice del filo della vita degli uomini, Lachesi, la misuratrice del filo stesso, e per ultima la più temibile: Atropo, colei che recide il filo.
Questo mito simbolizza, secondo i filosofi antichi, la manifestazione del cosmo a partire dal caos o essenza immanifesta. La luce dell'etere e del giorno è il Logos; essendo il caos l'ombra del principio supremo la luce è il principio spirituale, sua prima manifestazione.
Oltre ad Etere e ad Emera, Erebo ebbe dalla Notte altri figli: non si trattava di vere e proprie divinità, ma di personificazioni di astrazioni.