Gli
Ashinaga
(lett. lungo piede) e i Tenaga
(lett. lunga mano) sono creature
leggendarie
della mitologia
giapponese.
Fanno parte di due tribù che vivono tra loro a stretto
contatto. Gli
Ashinaga sono dotati di gambe dalla lunghezza che arriva anche a
sette o otto metri,
mentre i Tenaga hanno le braccia smisuratamente lunghe.
Collaborazione
tra i due Popoli
Secondo
la leggenda, gli Ashinaga e i Tenaga condividono lo stesso habitat e
collaborano nel catturare i pesci sfruttando le rispettive
caratteristiche fisiche complementari. I Tenaga, con le braccia
smisuratamente lunghe, si mettono sulle spalle degli Ashinaga, i
quali entrano in mare e grazie alle loro lunghe gambe riescono a
raggiungere punti molto adatti alla pesca
distanti dalla riva, ove i Tenaga possono immergere le braccia e
prendere grandi quantità di pesce
a grande profondità.
Costituiscono
così un'armoniosa macchina da pesca necessaria per sfamare ambedue i
popoli.
Storia
della Leggenda
Questa
leggenda
arrivò in Giappone dalla Cina, dove gli esseri vengono chiamati
Chángbìmín (lunghi gomiti) e Chánggŭmín
(lunghe cosce) e vivono nelle zone costiere della Cina
del Nord. Comparvero in un libro geografico mitologico cinese
chiamato Shan Hai Jing .
Nella
trasposizione giapponese, la leggenda di questi "mostri"
ebbe fortuna e si diffuse anche negli ambienti della corte imperiale;
un pannello della porta della seiryōden
(lett. la sala per rinfrescarsi) del palazzo del sovrano a Kyoto fu
allestito con un'immagine di un Tenaga ed un Ashinaga impegnati nella
pesca. Il racconto folkloristico fu tramandato nel tempo e comparve,
corredato da un'illustrazione, anche sull'enciclopedia
sino-giapponese
Wakan
Sansai Zue,
pubblicata in Giappone nel 1712.