Minosse
è un personaggio della mitologia greca, figlio di Zeus e di
Europa.
Minosse fu re giusto e
saggio di Creta. Per questo motivo, dopo la sua morte cruenta,
divenne uno dei
giudici degli inferi, insieme a Eaco e Radamanto. Nei miti attici invece viene dipinto come estremamente tirannico e crudele.
giudici degli inferi, insieme a Eaco e Radamanto. Nei miti attici invece viene dipinto come estremamente tirannico e crudele.
Il Personaggio
Si racconta che, in
seguito alla morte del re Asterione, padre adottivo di Minosse, egli
costruì un altare a Poseidone in riva al mare, per dimostrare il suo
diritto alla successione al trono, ma Minosse pregò Poseidone di
inviargli un toro per il sacrificio ed il dio lo esaudì. Minosse non
sacrificò l'animale, poiché era molto bello. Poseidone, adirato,
fece innamorare del toro Pasifae, la moglie di Minosse. Da questa
unione nacque il Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro. Minosse incaricò
dunque Dedalo di costruire un labirinto in cui nascondere il mostro.
Minosse ebbe otto figli
da Pasifae: Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalla, Senodice,
Arianna, Fedra. Ebbe inoltre Eussantio da Dessitea, mentre dalla
ninfa Paria ebbe Filolao, Crise, Eurimedonte e Nefalione.
Il regno di Minosse fu
caratterizzato da ampi scontri con i popoli vicini, che egli riuscì
ad assoggettare. Combatté anche contro Niso, re di Megara, che aveva
un capello d'oro a cui era legata la sorte della sua vita e della sua
potenza. La figlia di Niso, Scilla, si innamorò al primo istante di
Minosse e non indugiò ad introdursi nottetempo nella camera del
padre per tagliargli il capello d'oro. Andò in seguito da Minosse
offrendogli le chiavi di Megara e chiedendogli di sposarla. Minosse
conquistò Megara ma rifiutò di portare con sé a Creta la parricida
che, presa dallo sconforto, si gettò in mare ed annegò.
Minosse attaccò anche
Atene, in seguito all'assassinio del figlio Androgeo causato dal re
Egeo. Sconfitti gli ateniesi, Minosse chiese ad essi in tributo la
consegna ogni nove anni di sette fanciulli e sette fanciulle, che
venivano date in pasto al Minotauro. Tale sacrificio cessò solo
grazie all'intervento di Teseo, che con l'aiuto di Arianna, riuscì
ad uccidere il Minotauro.
Secondo il mito Minosse
fu ucciso in una vasca da bagno in Sicilia mentre era ospite nella
rocca del re sicano Cocalo. Il racconto è stato ripreso da Diodoro
Siculo nella Biblioteca storica che narra come la sua
leggendaria tomba si trovasse al di sotto di un tempio di Afrodite e
come Terone di Akragas avesse occupato quest'area sacra con il
proposito ufficiale di vendicare l’uccisione del re cretese.
Minosse
nell'Ade
Già Omero lo aveva
posto come giudice delle anime nell'Ade, ma Dante trasse la figura di
Minosse da Virgilio:
« Queste
dimore infernali non sono state assegnate
senza giudizio e giudice: Minosse inquisitore
scuote l'urna dei fati, convoca l'assemblea
dei morti silenziosi, li interroga, ne apprende
i delitti e la vita »
senza giudizio e giudice: Minosse inquisitore
scuote l'urna dei fati, convoca l'assemblea
dei morti silenziosi, li interroga, ne apprende
i delitti e la vita »
(Virgilio,
Eneide,
VI,431-433, trad. C. Vivaldi)
Minosse
si trova all'entrata del Cerchio II perché le anime del Limbo
(Cerchio I) non hanno peccati da confessare e non vengono giudicate.
Nella mitologia dantesca, a Minosse è dato il compito di ascoltare i
peccati delle anime, le quali nulla nascondono al demone. Uditi i
peccati Minosse comunica loro la destinazione all'interno
dell'inferno, arrotolando la coda di serpente di tante spire quanti
sono i cerchi di destinazione.